Andrea Cati

nebbia

 

È un dato certo dirti ti amo
questo vortice che mi accompagna
tra i capannoni e la nebbia che ci schiaccia
l’odore di plastica bruciata, l’inesorabile
franare delle foglie nell’aria affilata di ottobre.

Questa solitudine che ci sostiene
è una malattia che prende forma
detrito di luce, dettaglio minimale
che taglia le finestre, arreda
i nostri pensieri a colazione:
ci protegge. In qualche luogo
immaginario siamo ancora io e te
gli unici artefici delle nostre sconfitte.

 

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