Vittorino Curci

Ph. Francesco Liuzzi

dov’è il finimondo? alle spalle o davanti?
non siamo mai usciti dalle trincee.
la testa di guillaume non è ancora bendata.
dopo l’ultimo giro veloce
sentiamo tutto il peso di essere come siamo
ma nessuno si chiede dove e quando
abbiamo sbagliato

ora sostiamo nei pressi di una prigione
non siamo più in fuga e nessuno ci insegue.
diffidiamo delle belle parole
e le nostre biografie sono mute.
aspettiamo. aspettiamo in silenzio.
presto passeremo dallo sterile al fertile
dal tremore della mano a una scrittura di fuoco

Cadenze per la fine del tempo (Musicaos, 2023)

Vittorino Curci


Prossimità del bene

ciò che si presta alla discussione è niente
i morti sono stati dimenticati
e i vivi si accontentano di essere vivi.
oh quanto questo oscuro brusio
intorno a noi che fummo
ci restituisce il bene
di chi credette in noi, le donne e gli uomini
che ci tenevano in braccio
sul treno in corsa dell’avvenire

c’è, ci deve essere, un modo per piangere
e non lasciarsi andare alle cose
inventate, qui dove non c’è anima viva

Poesie (2020-1997) (La Vita Felice, 2021)