
Perché tanti bei posti dell’Itaglia
fanno da mangiatoia alla gentaglia,
con venditori che insultano i turisti,
con vetturini che assetano i cavalli?
Perché è diverso all’estero,
nei parchi o nelle regge,
dove la gente sussurra, come in chiesa?
Il commissario non lo sa, ma crede
che occorra riscattare la plebaglia
trasformandola in popolo,
strappandola all’ignoranza che la soffoca
così come lei soffoca i passanti:
sottrarre la plebe allo stato di plebe
cui è stata condannata lungo i secoli,
e che condanna gli altri a sopportarla.
Guarirla, insomma (un programma scontato,
vetero-illuminista,
eppure ancora disperatamente
necessario).
Il commissario Magrelli (Einaudi, 2018)