Cristina Campo

Cristina_Campo

 

È rimasta laggiù, calda, la vita,
l’aria colore dei miei occhi, il tempo
che bruciavano in fondo ad ogni vento
mani vive, cercandomi…

Rimasta è la carezza che non trovo
più se non tra due sonni, l’infinita
mia sapienza in frantumi. E tu, parola
che tramutavi il sangue in lacrime.

Nemmeno porto un viso
con me, già trapassato in altro viso
come spera nel vino e consumato
negli accesi silenzi…

Torno sola
tra due sonni laggiù, vedo l’ulivo
roseo sugli orci colmi d’acqua e luna
del lungo inverno. Torno a te che geli

nella mia lieve tunica di fuoco.

 

La tigre assenza (Adelphi, 1991)

Maria Luisa Spaziani

Maria Luisa Spaziani

 

Testamento

Lasciatemi sola con la mia morte.
Deve dirmi parole in re minore
che non conoscono i vostri dizionari.
Parole d’amore ignote anche a Petrarca,
dove l’amore è un oro sopraffino
inadatto a bracciali per polsi umani.

Io e la mia morte parliamo da vecchie amiche
perché dalla nascita l’ho avuta vicina.
Siamo state compagne di giochi e di letture
e abbiamo accarezzato gli stessi uomini.
Come un’aquila ebbra dall’alto dei cieli,
solo lei mi svelava misure umane.

Ora m’insegnerà altre misure
che stretta nella gabbia dei sei sensi
invano interrogavo sbattendo la testa alle sbarre.
E’ triste lasciare mia figlia e il libro da finire,
ma lei mi consola e ridendo mi giura
che quanto è da salvare si salverà.

 

Tutte le poesie (Mondadori, 2012)

Philip Larkin

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La casa è così triste

La casa è così triste. Resta come fu lasciata,
Adattata ai bisogni di chi per ultimo partì,
Come volesse richiamarlo. Invece, senza
Qualcuno a cui piacere, appassisce
E non ha cuore di scordarsi il furto,

Di tornare come al suo principio,
Tiro gioioso alla vita che vorremmo,
Caduto fuori centro. Guarda com’era:
Osserva le foto e le posate;
La musica nel panchetto del piano. Quel vaso.

 

da Poeti della malinconia (Donzelli, 2001)