Piergiorgio Viti


(a Sarnano)

Quel giorno che andammo
a fare il tour delle cascate,
alla prima eravamo già stanchi.
Voltandomi ho notato
la fronte grondante,
lo sguardo perplesso,
il passo largo di chi
preferisce una comoda poltrona.
Ma abbiamo proseguito,
ti sei sacrificata,
perché io ero curioso
di vedere la seconda, la terza,
volevo in faccia gli zampilli
dell’acqua,
sentire il profumo di muschio
del sottobosco.
Così, giunti all’ultima,
ho sperato
che per te dietro alla cascata
apparisse la scritta “Grazie”
con gli strass e i caratteri cubitali,
invece non è apparso nulla
e anch’io non sono stato capace
di dire nulla,
come faccio sempre,
come tutte le volte
che non parlo
e una carezza mi resta tra le mani.

Quando l’aria aveva paura di Nureyev (2021, Terra d’ulivi).

Valerio Grutt

Da bambino passavo sotto ai tramonti
inseguivo Indiana Jones nel bosco di Capodimonte.
Ora sto da cinque ore sul lungomare
e mi pare di esserci nato come una cozza.
Pullman non mi portare lontano
rivedo mio padre in una nuvola di capelli
che aspetta le stelle di capodanno
gli tendo la mano e sono di nuovo figlio suo
e figlio di me stesso.

 


AA. VV. Fuoco. Terra. Aria. Acqua.
(Terra d’Ulivi, 2017)

© Foto di Dino Ignani

Joyce Mansour


Non dire mai il suo sogno
A chi non ti ama
L’orecchio ostile è asciutto
La bocca una calunnia amara
L’odio vomita la sabbia della clessidra
Più veloce sempre più veloce
La notte tradita abortisce
Una passione già trascorsa
E la paura non fa che aumentare
La rabbia del caimano
La vita del cancro
Sotterrate i sogni nelle borse sotto gli occhi
Saranno al riparo dall’invidia
Saranno al riparo dalle massime
Che dicono chiacchieroni gli africani
E saggi tutti quanti i vecchi

 

Blu come il deserto – Antologia poetica 1953-1986 (Terra d’ulivi Edizioni, 2017) trad. it. M. Conti

Éric Sarner

sarner
Vuoto
nella stanza in alto
sente il suo corpo sordo
un po’ come fosse sordo
la prima volta
lui non sa
batte
c’è come una menzogna soffocata
tutto è fermo
una sirena
guarda il suo viso allo specchio
il riflesso
si passa dell’acqua limpida
sugli occhi e ancora e ancora
si riunisce
in una sola
onda rossa
flusso feroce
un intaglio
per diventare
egli stesso
il Vuoto

 


Salto nel sole oscuro
(Terra d’ulivi, 2016), trad. it. E. Macadan

© Foto di Claudio De Sat