Ernest Hemingway

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C’erano Ike e Tony e Jacque e il sottoscritto
Che giravano per il centro di Schio
Tre giorni di licenza e ti senti un gran dritto
Sbronzi duri ma l’occhio aperto e fitto
Si guardava com’erano fatte, loro e io.
Solo com’eran fatte, santo Dio.

Perché la faccia non interessa quando hai solo tre giorni di licenza
Né ad Ike né a Tony né a Jacque né al sottoscritto.
La faccia è gratis, la guardi, ne hai diritto
Ma una caviglia ti costa sofferenza
Perché la caviglia è un segno.

Buono è il cognac anche se Martel non è,
La caviglia ha segreti che tiene per sé.
Certe volte li serba, o li scambia con te.
Fra tre giorni saremo di nuovo all’inferno, ecco perché
Non ce ne importa un fico se anche lei Martel non è.

 

da 88 poesie (Mondadori, 1998), trad. it. Vincenzo Mantovani

Andrea Cati

 

andrea cati

È un pomeriggio di fine estate.
La città è un termitaio abbandonato.
Noi, come sempre, siamo in casa tra libri ed aria condizionata.
Un sottofondo di musica scozzese culla le nostre solitudini.

Ti sfioro appena con la mano ed inizi a piangere.
Poi la commozione diventa piacere.
Il tuo corpo nudo è una tigre bianca
una poesia che insanguina la malinconia.

Luci spente. Sudore. Forse amore.
Tutta la casa, la nostra vita
risucchiata, inghiottita
testimone di questa furia
che spariglia e ci conquista.

 

© Inediti

Anne Sexton

SEXTON ANNE

Quando l’uomo entra nella donna

Quando l’uomo
entra nella donna
come l’onda scava la riva,
ripetutamente,
e la donna godendo apre la bocca
e i denti le luccicano
come un alfabeto,
il logos appare mungendo una stella,
e l’uomo
dentro la donna
stringe un nodo
perché loro due mai più
si separino
e la donna si fa fiore
che inghiotte il suo gambo
e il logos appare
e sguinzaglia i loro fiumi.

Quest’uomo e questa donna
con duplice fame
hanno tentato di spingersi oltre
la cortina di dio, e ci sono
riusciti per un momento,
anche se dio
nella Sua perversione
poi scioglie il nodo.

 

Il dragomanno errante. Quaderno di traduzioni (ATIEditore, 2012), trad. it. Edoardo Zuccato