Ruth Bidgood


Un caso da studiare

C’era un ragazzo di dodici anni che non aveva mai imparato
a parlare. Cresciuto in una fattoria, non aveva capito
che era qualcosa di più di un animale da cortile – aveva
cani per compagni, correva a mangiare
con gatti e polli, si svegliava senza stupore
al ritorno del gufo o all’alito delle stelle sul viso.
Lo vidi quando ce lo portarono. Gli occhi
limpidi come acqua accesa dal sole, conservavano uno spazio
che noi subito stipammo di lingua. Inaccessibili
le dolci canzoni senza parole, i colori della pietra bagnata
che amava: l’odore dell’erba; l’antica umanità del contatto.
La sua vivacità morì, e cominciammo a capire,
le parole che sorgono in noi così sicure, così presto
quali più profonde silenziosità possono mascherare?

Impronte. Poesia gallese contemporanea (Mobydick, 2007), trad. it. G. Sensi, P. McGuinness