Notte preziosa più dell’ebano
Questa notte, notte di delizia solitaria,
notte preziosa più dell’ebano,
profumata, questa notte ero tutta presa
e pure espansa, dentro il tuo abbraccio.
Mi aveva avvolta la nube della proprietà.
Io ero tornata. Il mio corpo era tornato
al suo corpo. L’appartenenza e la proprietà
erano sanciti di nuovo.
Mi sono resa conto di nuovo, di notte,
cosa vuol dire appartenenza e proprietà.
Se sei lontano, da tempo, credi
di mantenere. Solo il mistico mantiene
la realtà. Finché non lo diventi,
tu la devi avere nel corpo. Capisci
cosa è di diverso la lontananza
da quella presenza che hai in te.
E allora capisci
quanto è preziosa la presenza
oltre la presenza, quanto sei prezioso tu
in ogni goccia di tempo di presenza.
Le acque della mente (Mondadori, 2016)
© Foto di Flavio Marchetti