Rosa Maria Di Natale

Ho conosciuto il mio odore
solo quando mi sei nata.
Ignoravo, invece, il colore.

Era il bianco gesso
delle ossa che battagliavano tra loro,
il blu che dalla finestra
figliava nubi vulcaniche,
erano le mani rubine che affondavano
nel mio ventre a scovare il tuo capo,
la verde corteccia di una poltrona
ad arredare la stanza delle madri.

Io sulla soglia incosciente,
tu all’ingresso della vita.
Poi, sorprese dai corpi divisi,
profumavamo aspre.

Inedito