Mamma
Da una settimana mia madre
sola mi arresta la mente.
Col cesto gemente di panni
contro il grembo, saliva in soffitta.
A quel tempo ero ancora sincero,
e gridavo e pestavo i piedi:
li dia ad altri i panni mézzi,
in soffitta ci porti me.
Andava, stendeva in silenzio,
non guardava né rimproverava.
I panni lucenti frusciavano,
in alto volavano vivi.
Non piangerei, ma è tardi ormai.
Ora la vedo bene, alta e grande:
leva i capelli grigi nell’aria,
scioglie il candeggio nell’acqua del cielo.
Le più belle poesie d’amore (Baldini & Castoldi, 2014), a cura di P. Gelli