Milazim Krasniqi

Articolazione con frattura

Il risveglio alle ore 2 e 55 per esempio
È peggio di un attacco epilettico
Che ti può colpire dentro un bosco oscuro
Attraverso i binari complicati della mente
Decine di vagoni di visioni si succedono
Per esempio
Qualcuno conta da dieci a uno inutilmente
L’Europa di Carl von Trir affonda nell’acqua
Guanti neri stringono la gola di un bambino
Una donna sul balcone raccoglie i panni asciutti
O dio che donna sexy quando inizia a spogliarsi
Nuda fa segni con la mano
L’acqua torbida assale il ponte di legno
Un verso si contorce tra le pieghe dell’ispirazione
E si sforma come creta
Sulla porta il bussare si fa assordante per la mente
La vita intera sbatte e si frantuma come vetro
Mentre le lancette si muovono con pigrizia
Come un’articolazione con frattura in clinica

 

Poesie dal Kosovo (Besa, 1999), trad. it. D. Giancane

Ali Podrimja

Ninna Nanna

Dormi, o mio piccolo dagli occhi glauchi,
ragazzo del Kossovo dallo sguardo ardente,
dormi, mio lupo.

L’alba sorgerà,
essa ti darà
il cuore e l’anima
della roccia.
Dormi, mio piccolo dal viso tormentato!
Tu, aquilotto dalle montagne, dormi
accanto a tua madre morta.

Guarda, il fuoco ci allontana dalle rive.

 

Poesia dal Kossovo (Besa, 1999), trad. it. D. Giancane

Milazim Krasniqi

Milazim-Krasniqi

Che cos’è la patria

Patria ombra mia
Non è facile dirle addio

Ad ogni passo che la lasci dietro
Lei si sforma come un sogno

Ma che cos’è la patria ombra mia
Che trema tanto disperata
E mi rovina l’equilibrio
Cambiandomi in plastica
Oppure solo i miraggi nebulosi
Delle estensioni illiriche
Che sono strutture attraverso la cronaca
Come gli infelici nelle rocche assediate

Delle città fatte cenere da Pal Emili
Dei castelli distrutti
Che diventano come bastoni
Ai tradimenti ideologie emorragie
Benedici il significato della patria
Ombra mia
Che si contorce molto turbata
Ma perché mi abbandoni anche tu

 

Poesie dal Kosovo (Besa, 1999), trad. it. D. Giancane