Quando si abita il panico
Quando si abita il panico, lo sgomento,
nulla può essere pensato né agito:
la salvazione o l’abisso calano
inattesi come il bus invisibile
che traghetta a casa.
Nulla può essere pensato né agito:
suona la campana sugli arti mozzi
delle siepi, sul vento gelido,
sul compost svuotato, ci arresta
sui tris tracciati col gesso:
le cicatrici della pietra.
E quando ti chiedono- l’occhio vuoto,
le labbra secche,
la palpebra sfogliata-
che cosa hai mai, lo sai:
sai che non vogliono davvero,
che un crimine sarebbe il dire.
Quando si abita il panico, lo sgomento,
non si comprende il pianto dei parenti
sul trapassato,
come il dolore dentro un inciso.
Death shall have no dominion.
Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90. Vol. 1 (Interno Poesia Editore, 2019)