Mariagloria Sears

Eros Beggiora, 2022 carboncino, grafite.

La sete

Tu mi hai scavata
come scava un pozzo colui che ha sete
nel suo ardente andare

Tu mi hai scavata
con le mani tese
e gli occhi intenti al solco:
più profondo era il solco
e più la sete ti consolava.

Tu mi hai scavata
ed hai bevuto l’acqua
chiara fresca segreta acqua fuggita
a spegner la tua sete
e a farmi viva.

Ora tu sei partito
incespicando un poco
le vesti e il volto tutti umidi ancora

e sulla mia ferita brucia il sole.

Costellazione parallela. Poetesse italiane del Novecento (Vallecchi, 2023), a cura di Isabella Leardini

Ada Negri


Mia giovinezza

Non t’ho perduta. Sei rimasta, in fondo
all’essere. Sei tu, ma un’altra sei:
senza fronda né fior, senza il lucente
riso che avevi al tempo che non torna,
senza quel canto. Un’altra sei, più bella.
Ami, e non pensi essere amata: ad ogni
fiore che sboccia o frutto che rosseggia
o pargolo che nasce, al Dio dei campi
e delle stirpi rendi grazie in cuore.
Anno per anno,entro di te, mutasti
volto e sostanza. Ogni dolor più salda
ti rese: ad ogni traccia del passaggio
dei giorni, una tua linfa occulta e verde
opponesti a riparo. Or guardi al Lume
che non inganna: nel suo specchio miri
la durabile vita. E sei rimasta
come un’età che non ha nome: umana
fra le umane miserie, e pur vivente
di Dio soltanto e solo in Lui felice.

O giovinezza senza tempo, o sempre
rinnovata speranza, io ti commetto
a color che verranno: – infin che in terra
torni a fiorir la primavera, e in cielo
nascan le stelle quando è spento il sole.

Poesie (Interno Poesia Editore, 2023)

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