Patrizia Valduga

Vieni, entra e coglimi, saggiami provami…
comprimimi discioglimi tormentami…
infiammami programmami rinnovami.
Accelera… rallenta… disorientami.

Cuocimi bollimi addentami… covami.
Poi fondimi e confondimi… spaventami…
nuocimi, perdimi e trovami, giovami.
Scovami… ardimi bruciami arroventami.

Stringimi e allentami, calami e aumentami.
Domami, sgmominami poi sgomentami…
dissociami divorami… comprovami.

Legami annegami e infine annientami.
Addormentami e ancora entra… riprovami.
Incoronami. Eternami. Inargentami.

 

Medicamenta e altri medicamenta (Einaudi, 1989)

© Foto di Dino Ignani

Konstantinos Kavafis


Sarà stata l’una di notte
o l’una e mezzo.

In un angolo della bettola,
dietro il separé di legno.
A parte noi, completamente vuoto il locale.
Una lampada a petrolio lo rischiarava appena.
Il cameriere, a lungo insonne, ora dormiva sulla porta.

Non ci avrebbe visti nessuno.
Ma eravamo tanto eccitati già
da abbandonare ogni cautela.

Si schiusero i vestiti – che non erano molti,
essendo un luglio splendido e cocente.

Godimento carnale
tra gli abiti dischiusi;
rapido denudarsi della carne – la cui visione
ventisei anni ha traversato, e viene
a rimanere in questi versi.

 

Poesie erotiche (Crocetti, 2011), trad. it. Nicola Crocetti

Pablo Neruda

20131004-neruda

 

Lasciami sciolte le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione – sangue, fuoco, baci –
m’accende con vampate tremule.
Ahi, tu non sai cosa significa questo!

È la tempesta dei miei sensi
che piega la selva sensibile dei miei nervi.
È la carne che grida con le sue lingue ardenti!
È l’incendio!
E tu sei qui, donna, come un legno intatto
ora che vola tutta la mia vita ridotta in cenere
verso il tuo corpo pieno, come la notte, di astri!

Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solamente ti desidero, io solamente ti desidero!
Non è amore, è desiderio che inaridisce e si estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell’impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi sei venuta sulla terra –
come io son venuto per contenerti,
e desiderarti,
e riceverti!

 

Poesie erotiche (Guanda, 2006), trad. it. R. Bovaia