Paolo Ruffilli


E, poi, in procinto di partire:
il vuoto di ragioni, i futili motivi
di ogni viaggio. Il dubbio e…
il desiderio di restare a casa,
una paura di chissà quali sviluppi,
di non essere capace di ritornare.
Il sogno tante volte già sognato
e un programma che appare il più perfetto:
seguitare a dormire in fondo al letto.

 

Le cose del mondo (Mondadori, 2020)

Paolo Ruffilli


Non fu curiosità
e non fu noia
la cosa che mi spinse
e mi ha smarrito…
fu anzi la coscienza
minuziosa
di me e del mondo
a muovere e guidare
i passi ignoti
del mio precipitare.
Il mondo ed io,
corrispondenze esatte:
pietra senza labbro
e labbra senza verbo,
per quanto inseguo
e cerco.
Più che fuggire
gli sono andato
incontro,
ma niente ho mai
subito o abbandonato.
Ho sempre scelto,
e ho attaccato,
per ultimo me stesso…
né rinunciato affatto.
Ho scelto e amato,
sbagliando, sì,
e avendola aggredita
ho guardato in faccia,
tagliata, la mia vita.

 

Le stanze del cielo (Marsilio, 2008)