Rossella Tempesta

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Napoli, balcone di via Orazio

Guarda quel che fa la natura, se la lasci in pace.
Fa un suo ordine disordine
tra i vasi trascurati sul balcone, crea legami
di menta rampicante, di ortica
e altre erbe rigogliose,
le malerbe.

In mezzo al caso una scopa di saggina,
l’annaffiatoio rovesciato,
la conca rossa dei panni che ho già stesi
ed il triciclo del mio maschietto piccolo.

Niente vorrei toccare, vorrei abdicare.
Cederei l’arbitrio alla natura,
finalmente.

 

da L’impaziente (Boopen, 2009)