Lucia Brandoli

Oggi non volevo che partissi.

Sabbia sempre sabbia era,
gli ombrelloni dello stesso
colore indefinito, calmo il Sole, corde
in fila a definire dubbie appartenenze,
scogli a limitarne l’orizzonte –
sembravano comparse.
Il tempo derubato
da ogni fioca prospettiva.

“Non partire”, non dicevo.

Tutto, cieco, minacciava
la disgregazione e io sforzavo
i miei discorsi per tenere viva
l’attenzione del tuo sguardo –
una parola ancora –
azzurro pietra nel mio fondo
buio. Duro, carsico,
lo spiraglio in cui mi infilo
quando come goccia intera
scendo nel tuo mondo,
senza rinunciare al cielo.

Sei restato.

Dittico dell’acqua (Industria & Letteratura, 2022)

Lucia Brandoli


E per sopravvivere
mi son fatta tenace.

Ma tu chiedi di cedere,
di rinunciare,

allentare la presa,
sciogliere l’elmo,

separare il morso.

Ma sostieni si possa
il respiro anche senza

intenzione, si possa
abdicare a una morte

violenta. Anche nuda
in un tratto io resto,

convinta di esistere.

Convinta di esistere (Ensemble, 2021)

Lucia Brandoli


Cavo la certezza di una tua quieta volontà –
grande valle luminosa.

Gli ulivi crescono come mani,
fino alla piega dei rami.
I tronchi invecchiano sereni.
L’erba è mangiata dai cani.

Senza pretese si aprono i fiori,
sono bianchi e gialli, toccati dal viola.
Il mattino corrisponde alla parola che lo chiama.

Apri gli occhi anche tu insieme alla valle.
Occhi che mi ricordano.

Inedito

Paul Celan


Der Andere

Tiefere Wunden als mir
schlug dir das Schweigen,
größere Sterne
spinnen dich ein in das Netz ihrer Blicke,
weißere Asche
liegt auf dem Wort, dem du glaubtest.

Die Gedichte aus dem Nachlaß, Frankfurt am Main, Suhrkamp Verlag, 1997.

 

*

 

L’altro

Più profonde ferite che a me
abbatté su di te il silenzio,
più grandi stelle
ti avvolgono nella loro regnatela di sguardi,
più bianca cenere
pesa sulla parola, a cui hai creduto.

 

(10 dicembre 1952)

Traduzione di Lucia Brandoli

Frank O’Hara

On Rachmaninoff’s birthday

Blue windows, blue rooftops
and the blue light of the rain,
these contiguous phrases of Rachmaninoff
pouring into my enormous ears
and the tears falling into my blindness

for without him I do not play,
especially in the afternoon
on the day of his birthday. Good
fortune, you would have been
my teacher and I your only pupil

and I would always play again.
Secrets of Liszt and Scriabin
whispered to me over the keyboard
on unsunny afternoons! and growing
still in my stormy heart.

Only my eyes would be blue as I played
and you rapped my knuckles,
dearest father of all the Russians,
placing my fingers tenderly upon your cold, tired eyes.

Meditations in an Emergency, 1957 (Grove Press)

 

*

 

Sul compleanno di Rachmaninoff

Blu le finestre, blu i tetti,
e blu la luce della pioggia,
queste frasi di Rachmaninoff legate
scrosciano nelle mie orecchie enormi
e le lacrime cadono sulla mia cecità

perché senza di lui io non suono,
soprattutto il pomeriggio
il giorno del suo compleanno.
Che fortuna, saresti stato
il mio maestro e io il tuo unico
allievo

e avrei sempre suonato ancora.
I segreti di Liszt e Scriabin
sussurrati oltre la tastiera
nei pomeriggi grigi! crescono
ancora nel mio cuore in tempesta.

Solo i miei occhi
sarebbero stati tristi mentre suonavo
e tu mi picchiettavi le nocche,
padre più caro fra i russi,
sistemandomi le dita con tenerezza
sui tuoi occhi freddi e stanchi.

Traduzione di Lucia Brandoli

Lucia Brandoli

Ninna nanna

Quando mi stacco dalla tua tetta, mamma,
con fare da diva e la testa all’indietro
la mano protesa, aperta, distesa e le dita davanti
al viso e poi sul tuo petto
vorrei che dormissi anche tu.

Dormi anche tu, mamma.
Dormi con me, mamma.
Lascia i problemi,
lascia le colpe,
lascia le ansie
che il profumo distoglie,
che il mio cuore distoglie.
È di latte il futuro
son di latte le voglie.
Non piangere adesso se mi perderai,
sii solo felice, e passano i guai.

 

Una minima stupenda (Interno Poesia Editore, 2019)

Foto di Marco Ragaini