Dorme
Mia figlia quando sto in burrasca
è una terra ferma che cresce
e si avvicina se solo non distolgo lo sguardo,
anche se il mio approdo con lei
è un po’ strano quando l’aria si scalda
e allora mentre la mia voce la sgrida
la mia parte più antica si appoggia
a lei in devota obbedienza.
E se nelle linee che solcano il volto
passa la rotta sarà per questo
che le nostre facce si muovono
come mappe aperte o chiuse
a seconda del vento che passa
e che a seguirle fino in fondo
ti ritrovi qui dove sei sempre stato
come la terra l’erba un prato.
Qui come stasera che lei mi dorme
accanto distesa. Però non lo so.
Però non capisco: strade regioni mari
continenti tempo, un piccolo mondo
che respira al mio fianco
mentre lassù sopra al lampadario
il bianco grande del soffitto.
Legni (Ladolfi, 2014)