Ti ho lasciato scegliere… quindi scegli
tra morire sul mio petto
o sui quaderni delle mie poesie.
Scegli l’amore… o il non-amore.
Viltà è non scegliere,
non esiste terra di mezzo
tra inferno e paradiso.
Getta via tutti i tuoi fogli
e accetterò qualunque scelta.
Parla, agisci, esplodi,
ma non rimanere immobile come un chiodo.
Io non posso rimanere per sempre
come un fuscello sotto la pioggia.
Scegli uno tra i due destini
e quanta violenza il mio destino…
Sei stanca e spaventata
e la strada che porta a me è ancora molto lunga.
Immergiti nel mare… o vai via,
non esiste mare senza vortici.
L’amore è una grande sfida,
un navigare controcorrente.
L’amore è crocifissione… condanna… e lacrime,
una migrazione tra le lune.
Donna, la tua codardia mi uccide
e tu… ti diverti dietro una cortina.
Io non credo nell’amore
che non ha l’irruenza delle rivoluzioni,
che non frantuma tutti i muri,
che non si abbatte come un uragano.
Oh… se il tuo amore mi inghiottisse,
se mi sradicasse… come gli uragani.
Ti ho lasciato scegliere… quindi scegli
tra morire sul mio petto
o sui quaderni delle mie poesie.
Scegli l’amore… o il non-amore.
Non esiste terra di mezzo
tra inferno e paradiso…
Le mie poesie più belle (Jouvence, 2016), a cura di Nabil Salameh, Silvia Moresi