Fabio Michieli


non sono stato ciò che ti aspettavi:
quel figlio, quel bastone che reggesse
il tuo corpo oltre il passo dell’età –

ma non fu per mancanza mia…
la vita!
fu lei a lasciarti prima del tuo tempo –

già il tuo tempo… ripeto ora a me stesso:
il tuo tempo… come fosse possibile
stabilire ogni tempo, ogni durata

come fosse possibile ordinare
al tempo qualcosa, qualsiasi cosa

(settembre 2011)

 

Dire (L’arcolaio, 2019)

Luciano Neri

L’immagine di chi si ama
all’istante è un quadro
senza cornice, situazione
reale, ambiente senza
figure né protezioni,
una folla intorno
i rumori quotidiani
un gesto, un sorriso,
un’inflessione
il mistero si spalanca
all’improvviso
come sorpresa unica
e l’amata diventa il quadro

Discorso a due (L’arcolaio, 2019)

Alessandro Fo


Lettera da Firenze

… e grazie dell’invito alla poesia
su Marilyn Monroe…
Ci provo, ma non so
che saprò dire.

In questo mio non facile momento
ho ancora il cuore tutto petillante
di parole d’affetto.

Inavvertiti, sono giunti i Sessanta
e – sai che c’è – non sarebbe perfetto
che tu e i miei Lapi e io
fossimo presi per incantamento?
Ma per davvero. Un castello di Atlante,
e vivere soltanto di poesia.

La sera, andando a letto,
solo due gocce di versi. E dormire.

Esseri umani (L’arcolaio, 2018)

Carmen Gallo

carmen gallo interno poesia

 

Prima degli occhi, al posto degli occhi
le palpebre al muro
e la sfilata delle ciglia divelte
poi i capelli da incendiare all’alba
dei nostri migliori propositi
contarsi in segreto le dita
incollando i palmi
alle ragioni dei vivi
prima degli occhi, al posto degli occhi
dividere le mani
in vagoni da espatriare

 

Paura degli occhi (L’arcolaio, 2015)

Alessandro Salvi

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Io vi parlo da questa
inospitale zona del sentire.
Sì, questo scrivere pare mi annienti
a poco a poco, ma
mentre mi invento un vivere migliore
m’abituo a questo fuoco con cui gioco
da tempo ormai. Noi siamo solo ostaggi
del provvisorio.
Non è una fuga nell’irrazionale
bensì si tratta solo di guardare
l’invisibile che si spoglia e addita
lì dove vita e morte si coagulano
in un tutt’uno.
Io dentro queste parole ci vivo.
E muoio, a volte.
In quest’antro mi nascondo,
venite a prendermi se ci riuscite.

 

da Santuario del transitorio (L’arcolaio, 2014)

Foto di Sebastijan Vojvoda