Inventario 3.0.
Omessa la biografia, dimesso il tempo
la terza notte d’Aprile
abbandona il diario
per l’immaginario, muove le acque
con la forza della penna, l’ordine del paesaggio
aumenta il mondo, rimette
una sfera al mondo, ha una nuvola
e una mela sullo scrittoio
puerile e onnipotente, convoca
le particelle, combina
le sillabe, tornando a capo, al primo giorno
trauma dell’inizio, ritmo e sisma
d’ogni capoverso, vincolo e debito della parola
riga dopo riga, linea
su linea, raggiunge il creato
divide, giura, giocandosi la vita
il poco della sua storia
nella vita, per la vita, sua vita
mia vita, mia poesia, tua poesia
tutti i ciottoli, le cellule
vogliono moltiplicarsi, diffondersi nella scrittura
anche il limone, le biro fanno cenno
i muschi, i reperti, i rifiuti
sgomitano, si muovono per rientrare
nella pagina, espandere l’organismo
la sinfonia delle lettere, il quadernetto delle note.
Difetto di coincidenza (Poesia 2.0, 2016)