Invecchiare così, da adesso in poi
contarsi le rughe sulla fronte
i passi, le varianti di ogni sorriso
lo scricchiolare umido delle ossa
dicono che un posto valga l’altro
e invece no, è questo solo questo
il tempo nostro, riflesso addosso
nello specchio d’acqua
che rimanda l’intreccio di due mani
soltanto due: la mia, la tua.
Avremo cura (Zona, 2014)