Walter Benjamin

Quale misura dare a questa solitudine?
se il dolore mi impartisse ancora i vecchi colpi
quella nudità essi l’un con l’altro coprirebbero
la sua vesta era il ritmo innominato

ma ora io soffro il tempo inerme
con un moto in cui nulla lascio scorrere
la mia intera marea si perde nella sua misura
più non piange il cuore pur se la bocca grida

quando ci sarà del mio dolore un anno nuovo
e quando sarò vicino ancora alla tristezza
per la quale languisco nei giorni resi sordi

ah quando arderà nel suo colore nero
al capo d’anno come la vidi un tempo
la vasta cicatrice dell’agosto in fiamme?

 

da Sonetti e poesie sparse (Einaudi, 2010)

Friedrich Nietzsche

nietzsche1

 

Fra amici

Bello è tacere insieme,
ancor più bello ridere assieme –
sotto il panno di seta del cielo,
giù nel muschio, chino su un libro,
rider forte e cordiale fra amici
e scoprire il biancore dei denti.

Se io sono riuscito taciamo,
se ho fallito – ridiamoci sopra
e facciamo ancora di peggio,
sempre peggio, ridere e fare,
finché nella fossa scendiamo.

Sì, amici! Così deve andare? –
Amen dunque! E arrivederci!

Le poesie (Einaudi, 2015), trad. it. A. M. Carpi