Esilio
Ogni pochi anni ti trasferisci
da una città a un’altra
come per compiere questo rituale.
Quadri da sistemare e mobili,
scatole di libri da mettere sullo scaffale –
e qui, avvolte in giornali,
segni di memoria mortale, tesoro
di una vita dissotterrata;
miele torbido, attacchi
di disperazione e passione,
notti buone e cattive,
giorni di piccole vittorie e cicatrici
dal sapore di argento e ferro.
Contatto, perdita, grida, artifici,
gesti, sospiri,
violenza disperata della sensazione
come pioggia che flagella una finestra –
poi un colpo di luce, il corpo accecato
non puoi dire se da
risarcimento o disastro,
schiarito da lacrime e tuono.
Adesso cominci. Per un istante
tutto ti assicura
che il lungo esilio è finito.
Nuovi poeti americani (Einaudi, 2006), trad. it. Elisa Biagini