Cristiano Poletti


Segmento

Purché tra noi, per almeno un momento,
Sia stato teso un segmento,
Una corda ben definita.

(Primo Levi)

 

Un gesto ti perde in un vento
raro qui ed è
un segmento o l’intera tua vita
che vedi dal vetro, e pensi
che fu come furono
ferme e crudeli le stelle e la nera tua
notte, principio di tutto e di un verso.

È in un gesto il tuo perderti, e qui.
In un verso, è questo
il faticoso sempre sconosciuto
valico della morte vera.
Negli anni solitari la nostra era
moltitudine: ognuno pensavi
entrasse in un’aria di
regni scomparsi e colline, di foglie,
di fiume.

Un gesto ci ha perduti, un raro vento.
In che punto non so
se si era in sogno
precipitati in Heinrich-Heine-Strasse,
all’angolo, al numero, dove
ogni uomo è una parola.

Perdersi.
E questa è la via, questa la
calligrafia che ha il nome di nessuno
sul libro di gennaio, verità
di un cielo chiuso dentro il verde
di parete di ospedale.

E ti perdi, e trascendi,
tramandi un testamento
di suoni ripetuti, in metri e metri
di nuovi corridoi. Così ti sono
accanto vite precedenti
e tutto quello che senti va
in una vecchia paura dei
temporali.

 

© Inedito da Temporali in pubblicazione per Marcos y Marcos nel 2019

Cristiano Poletti

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L’angelo o l’agnello

Avevano male
queste molte vite, ma anche il modo e il posto
dove durare, essere
in grado di reliquie.
L’acqua che manca, la mano che subito
si spalanca e chiede
l’acqua se è stata da vivi la fine
o l’inizio di un’edera infinita,
non so. Le lacrime perfette forse
bastano perché amando fossimo
un’altissima gioia.
Come nel quadro, l’angelo o l’agnello:
Prado, Louvre, Antonello da Messina.

 

© Inedito di Cristiano Poletti

Nota:
La poesia fa riferimento a due opere di Antonello da Messina: Cristo in pietà e un angelo, Madrid, Museo del Prado; Cristo alla colonna, Parigi, Museo del Louvre.