
Eros Beggiora, 2022 carboncino, grafite.
La sete
Tu mi hai scavata
come scava un pozzo colui che ha sete
nel suo ardente andare
Tu mi hai scavata
con le mani tese
e gli occhi intenti al solco:
più profondo era il solco
e più la sete ti consolava.
Tu mi hai scavata
ed hai bevuto l’acqua
chiara fresca segreta acqua fuggita
a spegner la tua sete
e a farmi viva.
Ora tu sei partito
incespicando un poco
le vesti e il volto tutti umidi ancora
e sulla mia ferita brucia il sole.
Costellazione parallela. Poetesse italiane del Novecento (Vallecchi, 2023), a cura di Isabella Leardini