Kuo Mo-jo

Ku Mo-jo

 

Dichiarazione di poesia

Ascoltami, io sono franco e schietto,
io non voglio paludarmi di nessun ornamento.
Io amo operai e contadini,
i loro piedi nudi, i loro corpi svestiti.

Anche io a piedi nudi, svestito,
guardo con odio alla classe dei ricchi.
Sono belli i ricchi, amano il bello,
sul loro corpo sete, profumi e gioielli.

La mia poesia è la mia benedizione
di appartenenza al proletariato;
ma mi sento ancora debole,
è necessario che mi fortifichi.

Forse perché da poco sono guarito,
il mio spirito non ha il vigore di un tempo.
Ma io spero che verrà il giorno,
in cui urlerò come vento di tempesta.

 

da Poesia cinese moderna (Editori Riuniti, 1962), trad. it. R. Pisu

Bei Dao

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Dormi valle

Dormi, valle
presto con la nebbia azzurra copri il cielo
e gli occhi pallidi dei gigli selvatici
dormi, valle
presto coi passi della pioggia insegui il vento
e l’inquieto grido del cuculo

Dormi, valle
noi ci nascondiamo qui
come in un sogno millenario
il tempo non scivola più sulle foglie d’erba
il pendolo del sole fermo dietro le nubi
non alterna più tramonti e aurore

Boschi roteanti
scagliano innumerevoli pigne dure
proteggendo due file di orme
la nostra infanzia assieme alle stagioni
ha camminato per quel sentiero ricurvo
dove il polline inonda i cespugli di rovi

Ah, che quiete
le pietre lanciate non hanno eco
forse tu stai cercando qualcosa
– da cuore a cuore
un arcobaleno si alza silenzioso
– da occhio a occhio

Dormi, valle
dormi, vento
valle, dormi nella nebbia azzurra
vento, dormi nelle nostre mani

 

da Nuovi poeti cinesi (Einaudi, 1996), trad. it. Claudia Pozzana e Alessandro Russo.