Chandra Livia Candiani


Siamo nuvole
i nomi complicano la tessitura
ma siamo nuvole,
notturne mattiniere
dipende,
oltraggiose spaurite
candide sprezzanti,
cavalieri e cavalcature
bastimenti e animali
siamo pronte
a dissolverci con fierezza
in quel tutto pacatissimo
del cielo ultimo
che ci affida il mondo.
Siamo nuvole
cambiamo vita di frequente
lì, sopra il disordine della realtà
il fondo
sereno delle cose,
la pioggia
la sete.

 

Fatti vivo (Einaudi, 2017)

2ª poesia più letta del 2021


di Chandra Livia Candiani

La pelle è sempre in prima linea
come i cappotti le madri i villaggi,
è un confuso conoscitore di mondi
è serbatoio e cemento
trasale fa barriera
è distendibile e delicatamente resistente
sanguina respira. Nuca mani e piedi
spalle petto fianchi conoscono
il mondo senza l’assedio della narrazione
stormiscono e scompensano il pensiero.
La pelle è educazione sentimentale
ogni parola un branco che preme i pori
e ne fa porte sul cielo vuoto dell’interno,
dove soffia la memoria
l’aria del tempo.
Per primo viene il tatto
quando mettiamo una parola
al mondo. Invecchiando la pelle
diventa più sottile
perché aumenta il desiderio
di mistero, diminuisce
la paura di attacco.
È nuda su questa terra,
si sbriciola nel passaggio.
In lei la vita umana si consuma
e poi si spegne o forse vola
fuori di lei, la lascia.

La domanda della sete. 2016-2020 (Einaudi, 2020)

Poesia pubblicata il 22 marzo 2021

Chandra Livia Candiani


La pelle è sempre in prima linea
come i cappotti le madri i villaggi,
è un confuso conoscitore di mondi
è serbatoio e cemento
trasale fa barriera
è distendibile e delicatamente resistente
sanguina respira. Nuca mani e piedi
spalle petto fianchi conoscono
il mondo senza l’assedio della narrazione
stormiscono e scompensano il pensiero.
La pelle è educazione sentimentale
ogni parola un branco che preme i pori
e ne fa porte sul cielo vuoto dell’interno,
dove soffia la memoria
l’aria del tempo.
Per primo viene il tatto
quando mettiamo una parola
al mondo. Invecchiando la pelle
diventa più sottile
perché aumenta il desiderio
di mistero, diminuisce
la paura di attacco.
È nuda su questa terra,
si sbriciola nel passaggio.
In lei la vita umana si consuma
e poi si spegne o forse vola
fuori di lei, la lascia.

La domanda della sete. 2016-2020 (Einaudi, 2020)

Chandra Livia Candiani


La libreria

Sono i miei libri
le parole
che di notte sussurrano
da sole,
ebbre
vagano su un’aria delicata,
di carta,
fruscio di versi
frastuono del vocabolario,
se anche bruciano
i personaggi dei romanzi
restano le reti delle mani
che si tendono
verso uno studiato mondo
che ora senza orizzonte trema
percorsi di silenzi, battiti.
Non sono madre
né padre
ma un elenco
di legno e vuoto
che sorregge
numerata prole
nel guscio di noce
di un pensiero solo,
organino che suona notturni
nel colloquio
di silenzi.

 

Fatti vivo (Einaudi, 2017)

5ª poesia più letta del 2017

di Chandra Livia Candiani

 

Siamo nuvole
i nomi complicano la tessitura
ma siamo nuvole,
notturne mattiniere
dipende,
oltraggiose spaurite
candide sprezzanti,
cavalieri e cavalcature
bastimenti e animali
siamo pronte
a dissolverci con fierezza
in quel tutto pacatissimo
del cielo ultimo
che ci affida il mondo.
Siamo nuvole
cambiamo vita di frequente
lì, sopra il disordine della realtà
il fondo
sereno delle cose,
la pioggia
la sete.

 

Fatti vivo (Einaudi, 2017)

 

Post originale del 1 giugno
5poesia più letta del 2017

Chandra Livia Candiani

candiani_chandra_livia

 

Il morto che ha paura di vivere
si alza di notte
rassetta la terra
cambia l’acqua ai fiori
della tomba
si siede a guardare le stelle
da lontano. Sfugge
le rassicuranti chiacchiere
dei vissuti, ora come allora,
spiega l’anima stanca
come un tempo i vestiti
e a un tratto la terra
gli si rivela
piccola e minuziosa
nei solitari compiti
di fiorire e tramontare.

 

Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi, 2012)