Estate ‘95
Potrei chiedere alla sibilla
di una sera tenera e infantile
quando dolce bolle l’acqua
del pozzo ma la sibilla
sono io, allora dico tutto,
delle sevizie e degli abbandoni
di lettere felici e infami
interi repertori di silenzi e i biglie
quando i parenti erano l’autorità
e amavo ogni forestiero.
La maga dice: la legge incombe
la legge vuole, domani ti darà
la sua acqua. Cammino
in diagonale, ho mire e tuffi
– dammi la forza, dammi il bene –
Il mare è tempesta pura,
i mendicanti sono fermi
sulla spiaggia di Sperlonga
tappeti e spalle curvi, ogni
cellula è lontana da quella
madre che tortura, ogni famiglia
è ferma in quella legge speciale
della fortuna, della scintilla
del lungomare, della cellula
che si ripete.
Epoca immobile (Jaca book, 2003)
Foto di Dino Ignani