Simone Weil

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Astri

Astri di fuoco che la notte abitate i cieli lontani,
sfere mute che ignare sempre gelide ruotate,
via dal nostro cuore i giorni di ieri strappate,
senza il nostro consenso ci gettate nel domani.
Piangiamo e tutti i nostri lamenti a voi sono vani.
Poiché dobbiamo, vi seguiremo, le braccia legate,
gli occhi rivolti al vostro scintillio puro e amaro.
Al vostro cospetto poco importa ogni dolore.
Noi taciamo, vacilliamo sul nostro cammino.
D’improvviso è nel cuore il loro fuoco divino.

 

Versi e prosa (Pazzini, 2014), a cura di A. Marchetti