Arzachena Leporatti


ALL YOU CAN EAT

C’è il nostro alfabeto parallelo
fra i nighiri e la salsa di soia
con poco sale
c’è il nostro fine settimana libero
nei ventinove euro e novantanove
di manovre segrete
e coppie spiate
di discorsi sempre uguali
che ci fanno sorridere
all you can eat
all you can want

e tu mi guardi
come si guarda un pazzo
e un pozzo
con la voglia di assomigliarci
e di caderci dentro

Welcome to paradise (ERETICA Edizioni, 2020)

Arzachena Leporatti


quello che non sai di me te lo dico piano
(è rimasto poco da dire)
te lo spingo delicato
fra le orecchie e il collo
e tu lo afferri
lo ripeti senza parole
lo tieni stretto a te
lo comprendi
siamo uguali
pezzi di carne
emozioni
brividi
paure che si nascondono per rimpicciolirle
quello che non so di te
(forse un po’ di più)
non voglio saperlo
voglio sorprenderti in forme diverse
a sentire questi stessi sussulti
piegarmi in due per le fitte al petto
e pensare
stai tranquilla
è solo il cuore

 

Anatomia di una convivenza (Interno Poesia, 2018)