Arianna Galli


Abito di Saint Laurent

Osservavi con le dita
quell’abito di Saint Laurent,
aderente, leggero, con le spalle nude
e i miei seni coperti da due labbra di tessuto,
lasciando in mezzo uno spazio profondo,
due gocce simmetriche di pelle.

Dicevi che con quel vestito monocromo
ero essenziale e liscia, curvilinea, sensuale,
nuda, come se addosso non avessi nulla a parte me stessa,
perché quel taglio risaltava i tratti francesi del mio volto,
il neo marrone ebano poco al di sopra della mia bocca,
e il mio sguardo affilato e malinconico da gatta.

Il deserto di Milano
(Ensamble, 2023)

Arianna Galli


Commiato

Dove ci siamo addormentati non c’erano fiori:
la terra era arida, l’aria soffocava.

Eravamo in una Milano in frantumi e ancora
non lo sapevamo.
Abbiamo camminato tra le fiamme
e la luna, languida, ci ha fermato:
Il suo pallore sapeva d’acqua
gelida e ci ha reso sazi.

E là ci siamo uniti, là ci siamo addormentati:
in un deserto d’aria.

Poi tu te ne sei andato lasciandomi
sul corpo una rosa rossa.
L’abbandono è il primo passo verso il futuro.

Non c’erano fiori (Ladolfi, 2022)