a Gaia nipote appena nata
la rosa, quando s’apre
s’apre all’azzurro
le brilla il sole sulla fronte
io che conosco le case
velate di pioggia, l’avanzo
della notte che ammorba
l’aria del mattino voglio
di me una stilla
nelle tue arterie, un puntino
sulla cartina muta del cuore
bellezza che torni e incanti,
è nei tuoi occhi che vado
oltre la mia morte
ti sia promesso
il presagio di un nome,
più veloce il tuo passo
della nuvola ruzzolante sulla strada,
che almeno tu vada oltre la siepe
– lì, da qualche parte, Proserpina
ancora coltiva le margherite
Piccoli forse (Lietocolle, 2017)