Francesca Benedetti


Gioco necessario

In questo bianco sola mi compongo,
obbediente alla regola del verso:
in questo spazio, spazio c’è per tutto
quel che di me rifiuto e non incastro.

Lo ingabbio in neri ed eleganti segni,
lo relego, lo esilio e non m’afferra;
mi faccio libera da me, mi guardo
come dall’alto, come dall’esterno.

Trovo pace in quest’ordine molesto:
triste apparenza, più non m’appartiene.

Vedo sanarsi, nel puzzle che dispone,
mentre accoglie il disegno che compone,
ogni inqueta tessera in conflittuale
contraddizione, con gli altri e con se stessa.

Inedito

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