Dario Bellezza


Forse mi prende malinconia a letto
se ripenso alla mia vita tempesta e di
mattina alzandomi s’involano i vani
sogni e davanti alla zuppa di latte
annego i miei casi disperati.

Gli orli senza miele della tazza
screpolata ai quali mi attacco a bere
e nella gola scivola piano il mio
dolore che s’abbandona alle
immagini di ieri, quando tu c’eri.

Che peccato questa solitudine, questo
scrivere versi ascoltando il peccatore
cuore sempre nella stessa stanza

con due grandi finestre, un tavolo
e un lettino di scapolo in miseria.

E se l’orecchio poso al rumore solo
delle scale battute dal rimorso
sento la tua discesa corrosa
dalla speranza.

Poesie. 1971-1996 (Mondadori, 2002)

Un pensiero su “Dario Bellezza

  1. La voce del vero poeta è inconfondibile. E Dario Bellezza lo è. Troppi oggi invece credono che basti andare a capo arbitrariamente per scrivere versi, ma di fatto usare la scrittura come vomitatoio delle proprie inettitudini.

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