Sotto la tettoia di un discount
aspetto che smetta di piovere
stazionando
con brandelli di umanità di periferia.
E penso che non sarebbe più poetico
guardare la pioggia dai Fori imperiali
o dal Gianicolo.
Perché è qui che ho scelto di stare
e forse anche Pier Paolo oggi
abiterebbe qui.
È tempo di andare.
Cammino senza rassegnazione
con un sorriso abbozzato.
I sandali sono zuppi di pozzanghere
ma non corro.
E nemmeno danzo
come disse Gandhi su internet.
E intanto scivolano
la stanchezza dei giorni scorsi
la mia fottuta mania di controllo
la mia lacerante fame di comprensione.
Tutto scivola
nelle pozzanghere di Centocelle
La megera dei sensi (Controluna, 2022)
Stato d’animo condiviso perfino da Seneca, bella lirica, intensa!