Us
I was wrapped in black
fur and white fur and
you undid me and then
you placed me in gold light
and then you crowned me,
while snow fell outside
the door in diagonal darts.
While a ten-inch snow
came down like stars
in small calcium fragments,
we were in our own bodies
(that room that will bury us)
and you were in my body
(that room that will outlive us)
and at first I rubbed your
feet dry with a towel
becuase I was your slave
and then you called me princess.
Princess!
Oh then
I stood up in my gold skin
and I beat down the psalms
and I beat down the clothes
and you undid the bridle
and you undid the reins
and I undid the buttons,
the bones, the confusions,
the New England postcards,
the January ten o’clock night,
and we rose up like wheat,
acre after acre of gold,
and we harvested,
we harvested.
*
Noi
Ero avvolta nella pelliccia
nera, nella pelliccia bianca
e tu mi svolgevi
e in una luce d’oro
poi m’incoronasti,
mentre fuori dardi di neve
diagonali battevano alla porta.
Mentre venti centimetri di neve
cadevano come stelle
in frammenti di calcio,
noi stavamo nel nostro corpo
(stanza che ci seppellirà)
e tu stavi nel mio corpo
(stanza che ci sopravviverà)
e all’inizio ti asciugai
i piedi con una pezza
perché ero la tua schiava
e tu mi chiamavi principessa.
Principessa!
Oh, allora
mi alzai con la pelle d’oro,
e mi disfeci dei salmi
mi disfeci dei vestiti
e tu sciogliesti le briglie
sciogliesti le redini,
ed io i bottoni,
e disfeci le ossa, le confusioni,
le cartoline del New England,
le notti di Gennaio finite alle dieci,
e come spighe ci sollevammo,
per acri ed acri d’oro,
e poi mietemmo, mietemmo,
mietemmo.
Poesie d’amore (Le Lettere, 1996), trad. it. R. Lo Russo
Anne Sexton
Splendida! Grazie
L’amore come mietere spighe è una immagine meravigliosa , che sento mia.
Eccola la poesia: è il linguaggio stesso a farsi la materia della poesia. Le immagini non sono lambiccate ma sono la sostanza stessa del discorso. Se si conosce almeno un po’ la lingua inglese, si colga l’intensità dei nuclei di parole da cui scaturisce l’immagine: ten-inch snow, Tanti pseudo poeti italiani dovrebbero leggerla e imparare come si scrive la poesia, se si ha talento, altrimenti, meglio deporre la penna o trascurare la tastiera di un computer. Ciò che si legge oggi in Italia e che si contrabbanda per poesia sono parole banali che non dicono niente.
La poesia non è mai banale, nemmeno quando dice la banalità del quotidiano. Leggete come è detto, in questa poesia, un rapporto sessuale.