Claudio Dal Pozzo

sono un bicchiere pieno di pioggia
di quelli abbandonati in piazza
sotto le panche di abete verniciato
le gambe verdi come i cappelli
degli alpini panciuti e sessantenni
penna in testa e t-shirt del dopolavoro

farò da culla a tre fili d’erba spaesati
e a un moscerino che dà di reni per uscire
fino a quando un pallone mi rovescerà
una suola distratta mi farà crepitare
il resto di una cicca infilzerà il mio costato

Spunta per il viaggio verso ovest (Arcipelago Itaca, 2022)

2 pensieri su “Claudio Dal Pozzo

  1. Caro Claudio Dal Pozzo, complimenti per la tua poesia, coinvolgente e trascinante, c’è una musicalità sottostante che mi è sembrata quasi jazz, saluti, Massimo Palladino poeta veneziano

Rispondi