Il guado
Restano poche frasi,
le più turpi, e il sapore
delle unghie nella bocca.
Resta nella vita quest’afa
che ci soffoca, il tempo
insensato tra due estati.
Il torrente era carico di libellule,
le acque basse e rapide,
un solco tra due regni,
un confine, un segno.
Fu un sogno breve, sonno
di banditi, poi l’inverno, la neve,
la vecchiezza e i colpi alle reni
più fitti.
Le età della luna (Mondadori, 1962)