Charles Bukowski


sorteggio fortunato

dopo decenni di povertà
ora che mi avvicino alla
tomba,
d’improvviso ho una casa, la macchina nuova,
sauna, piscina, computer.

mi distruggerà tutto questo?
be’, qualche cosa mi dovrà distruggere
ben presto.

i ragazzi in galera, nei mattatoi,
nelle fabbriche, sulle panchine dei parchi, negli
uffici postali, nei bar
adesso non mi crederebbero
mai.

faccio fatica a credere a me stesso.
e non sono diverso
da come ero nei cubicoli
della fame e della pazzia.
l’unica differenza
è che sono
più vecchio.
e bevo vino
più buono.
tutto il resto sono
fesserie,
un sorteggio
fortunato.

la vita può cambiare in un decimo
di secondo.
o a volte può impiegarci
70
anni.

 

Le ragazze che seguivamo (Guanda, 2006), trad. it. M. Bocchiola

9 pensieri su “Charles Bukowski

  1. Io non sono diverso bevo solo vino migliore… In fondo e’ davvero tutto qua, cambiano solo le possibilita? Ma…
    Mi scuso con chi legge, le parole non sono il mio strumento… Ma mi piace la poesia e la capacita che certe parole hanno nel trasportarci in noi.

  2. Una rara onestà, nel dire del possibile non essere più riconosciuto da parte degli emarginati, ai quali parlava, e pure da sé stesso. Quasi a dispiacersi di un eden perduto con il benessere tardivo raggiunto. Grande!

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