La parola è un impiglio, poi crolla
come ogni monumento
e l’incontro si scioglie
(nell’ingorgo dei suoni s’incaglia
un attimo di senso
e l’attimo nel suono pare eterno
smette quando
di colpo lo convince
la deriva del tempo lì attorno)
non esiste altro evento che questo
che la vita di ognuno apparsa
nella croce che la toglie.
Le campane (Einaudi, 2022)
Foto di Dino Ignani
Trovo questi Suoi versi, incantevoli. “La parola è un impiglio” è uno strattone che ci intrattiene, fintanto l’eco mantiene il suo vibrato, ma poi “si scioglie” e si arrovella ora muta al trapasso. La significazione è anch’essa un’accidente, l’ultimo “incaglio” di sopravvivenza per estenuare la “deriva del tempo”. La chiosa è un capolavoro di consuetudine di “vita di ognuno apparsa” che si frantuma in quella “croce che la toglie”.
Grazie di questi versi.