remo, simone, cinzia, gabriele,
amici, io vi chiamo per nome
per chiedervi se sareste felici
nel mettersi a tavola tutti insieme
in una comunione d’intenti
come facevamo nei giorni
in cui eravamo vivi
tra i vivi.
Da tanto tempo non vi vedo
e so poco di voi e delle vostre vite,
che fate, come stanno i bambini,
con chi uscite. So solo che siete
nel pieno delle forze e che scrivete
come avete vissuto.
che volete far passare questa terra
dal collo dell’imbuto
Inedito