Serge sognava di emigrare
ma picchiò sul muso un piedipiatti
e la cosa finì in tribunale.
Bob è morto, Vadim bruciato,
adesso sono del tutto solo,
come l’ultima merda in natura.
Vivo a malapena, a malapena respiro,
non conservo quello che scrivo,
accendo Bach tutto il giorno,
alle finestre volano le foglie
appena appena
e di fronte alla morte non c’è paura.
Dove sei tempo passato
quando ero ubriaco senza vino
e dalla buia casa dello studente
facendo un inchino alla guardia
mi allontanavo, come Apollo, inseguito
dalle muse della facoltà di chimica.
Fermavo un taxi. Portami
dove ti pare, corri, vai.
Abbracciando con una mano Ira,
per esempio, e con l’altra,
poniamo, Olja, me ne volavo
sopra tutte le schiocchezze del mondo.
da La nuovissima poesia russa (Einaudi, 2005), trad. it. V. Ferraro, M. Martini
“Dove sei tempo passato
quando ero ubriaco senza vino”
i versi migliori per me
mdp
Grazie per il passaggio e benvenuto nel blog!
Che bei versi, mi piacciono.
Grazie per aver letto il mio post, leggero’ con piacere i tuoi.
Un bacio e buona giornata
Ricambio! Ricambio i complimenti! Grazie per il passaggio e benvenuta nel blog!
Molto significanti e profondi i tuoi post..
Grazie e benvenuta nel blog!
Una poesia pulita. Una poetica lineare. Volare su di un taxi, su tutto ciò che non ha importanza.
Grazie per il passaggio, un saluto!
adoro Boris… da tempo ho un progetto che lo riguarda… è tra i poeti che mi abita l’anima
grazie
A
grazie per il passaggio e benvenuta nel blog!
grazie è un vero piacere.. !
L’ha ribloggato su Da sempre vibra dentro Amoree ha commentato:
la poesia che mi abita
sono ossessionato dalla magia dei suoi versi.
La sua poesia mi ossessiona per la sua abissale semplicità…che cos’ è una parola se non l’ attesa di una insolita pace-