Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
Opera sull’acqua e altre poesie (Einaudi, 2002)
L’ha ribloggato su enrico strappetti.
Non so perché, ma anche io considero importane sapere dov’è il nord nella mia casa e nel mio giardino (la preziosità delle cose semplici)
La tenerezza di questa poesia ripercorre tanto la mia infanzia. Queste piccole cose l’hanno resa dolce nonostante le brutture che si sono succedute. Grazie signor de Luca per avermelo ricordato. Ne avevo proprio bisogno in questo momento.
Intensa , profonda pur mantenendo una delicatezza unica. Val la pena leggerla e rileggerla. Grazie. Isabella