foto di Rino Bianchi
Sono grata al mio passato
che percorre le pene,
le volte che ho finto di vivere.
Ha imparato la mia vergogna a memoria.
A dare spazio nell’armadio alle sottovesti
ricamate con le ortiche.
Sono grata al presente,
al mare che ha spalancato
verso il cielo una parola
che amerà di più la galassia.
Avrò pietà per ciò che ho conosciuto.
Pietà per il silenzio, per il catrame
dissipato dietro ai muri.
Sono grata al bianco di un rettangolo.
A ciò che mi riscalda
nel campo che non vedo.
Quello che non so di me (Interno Poesia Editore, 2021), pref. Alessandro Zaccuri