Mario Benedetti


Questa è la mia casa

Non c’è dubbio. Questa è la mia casa
qui avvengo, qui
mi inganno immensamente.
Questa è la mia casa ferma nel tempo.

Arriva l’autunno e mi difende,
la primavera e mi condanna.
Ho milioni di ospiti
che ridono e che mangiano,
s’accoppiano e dormono,
giocano e pensano,
milioni di ospiti che si annoiano,
che hanno incubi e attacchi di nervi.

Non c’è dubbio. Questa è la mia casa.
Tutti i cani e i campanili
ci passano davanti.
Ma la mia casa è sferzata dai fulmini
e un giorno si spaccherà in due.

E io non saprò dove ripararmi
perché tutte le sue porte danno fuori dal mondo.

 

Inventario. Poesie 1948-2000 (Le Lettere, 2001), trad. it. L. M. Canfield

7 pensieri su “Mario Benedetti

  1. Sempre bellissime le poesie del poeta uruguaiano, grazie!
    (Volevo inoltre segnalare una svista di pubblicazione del post: le tre quartine finali sono di Borges, dalla poesia “Arte Poetica”)

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