Dal balcone
Dal balcone dell’ultimo piano ora guardi
la città notturna, l’infilata dei grattacieli che sembrano
una barriera corallina e intorno i vecchi palazzi
con i tetti impolverati, le chiese romaniche, le colonne,
un concilio segreto di secoli che si parlano sottovoce,
sussurrano al tempo di fermarsi e diventano
la scorza staccata dal suo tronco, ciò che resta
dell’infinita moltitudine in cui sei immerso anche tu,
e guardi lì sotto il bar aperto, l’uomo con l’impermeabile
mentre racconta una storia sempre uguale
alla ragazza vestita di rosso che beve
dallo stesso bicchiere e sorride lievemente.
Linea intera, linea spezzata (Mondadori, 2021)
Foto di Dino Ignani
Meravigliosa poesia che mi ha fatto ricordare un nostro incontro, tra mia moglie, me e te a casa nostra a Cazzago di Pianiga, molti anni fa, parlando di poesia. Poi, debbo aver perduto il tuo indirizzo email e me ne dispiace, fin da quella volta, tuo Massimo Palladino