Umberto Piersanti


Primavera triste

più d’ogni altra primavera triste,
il male di vivere non lo incontri
solo in quel che cede
e si dissolve
ma nel fiore che s’alza dalla terra
nell’albero che s’apre
a nuove foglie

solo una beffa
questo cielo azzurro
il vento lieve
il sole che tiepido riscalda,
primavera brilla
a noi d’intorno,
ma i campi sono deserti
le piazze vuote,
primavera brilla
a noi d’intorno
e t’entra dentro il sangue
e lo raggela

aprile 2020

 

Campi d’ostinato amore (La nave di Teseo, 2020)

Foto di Dino Ignani

2 pensieri su “Umberto Piersanti

  1. Una poesia, codesta del Nostro, suadente ed un po’ contigua a se stessa in un andirivieni di presenze-assenze deliberatamente ossessive. Evocano, codesti versi, trasparenze vitree con lacrime e condensa di pioggia. Un cercare e ricercare, come tutti del resto, a dare un senso a codesta nostra vita che si spegne nell’attimo del dire, nell’usar parole incollate al proprio effimero spessore. Sfasato l’umano equilibrio in un aire forsennato, sempre e comunque a nostra sora morte allacciato.

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