Fortuna
Por años, disfrutar del error
y de su enmienda,
haber podido hablar, caminar libre,
no existir mutilada,
no entrar o sí en iglesias,
leer, oír la música querida,
ser en la noche un ser como en el día.
No ser casada en un negocio,
medida en cabras,
sufrir gobierno de parientes
o legal lapidación.
No desfilar ya nunca
y no admitir palabras
que pongan en la sangre
limaduras de hierro.
Descubrir por ti misma
otro ser no previsto
en el puente de la mirada.
Ser humano y mujer, ni más ni menos.
*
Fortuna
Per anni, godere dell’errore
e del suo emendamento,
poter parlare, camminare libera,
non vivere mutilata,
non entrare o sì nelle chiese,
leggere, udire musica che ami,
esser la notte come il giorno un essere.
Non essere sposata per contratto,
stimata in capre,
subire il potere di parenti
o lapidazione legale.
Non sfilare mai più,
non patire parole
che iniettino nel sangue
limature di ferro.
Scoprire da te stessa
altro essere inatteso
nel ponte dello sguardo.
Essere umano e donna, né più né meno.
Pellegrino in ascolto (Bompiani, 2020), a cura di Pietro Taravacci
Bene la traduzione, svista nell’ultimo verso. Bravi a dare spazio a Ida, rara voce da un piccolo ma interessantissimo paese.
La svista dell’ultimo verso è imputabile a chi ha copiato la poesia, perché nel libro è assente.
Grazie per la segnalazione! E grazie per questa bellissima curatela.
Meravigliosa.