Cade a pezzi a quest’ora sulle terre del Sud
un tramonto da bestia macellata.
L’aria è piena di sangue,
e gli ulivi, e le foglie del tabacco,
e ancora non s’accende un lume.
Un bisbigliare fitto, di mille voci,
s’ode lontano dai vicini cortili:
tutto il paese vuole far sapere
che vive ancora
nell’ombra in cui rientra decapitato
un carrettiere dalle cave. Il buio,
com’è lungo nel Sud! Tardi s’accendono
le luci delle case e dei fanali.
Le bambine negli orti
ad ogni grido aggiungono una foglia
alla luna e al basilico.
Tutte le poesie (Besa, 2010)
complimenti,
la prima strofa mi ha evocato fatti non proprio piacevoli della mia amata sicilia terra dolce e crudele allo stesso tempo.Mi hai fatto tornare a lei con questi versi
Mi ha proprio colpito e vorrei chiederti il permesso di ribblogarla sul mio blog
fai pure!
grazie
hai ricevuto un premio guarda qui
grazie, mi fa piacere!
L’ha ribloggato su diario di un 35N.
La violenta bellezza del sud, terra di vento e di fuoco. Grazie per questo passaggio pieno e intimo.
Grazie a te per il commento e benvenuta nel blog!
Grazie per questa proposta. L’intera “Luna dei Borboni” andrebbe riletta e centellinata. Sono contento di trovare in più di un blog negli ultimi tempi i versi di Bodini: per chi è nato nel Salento ed ha scoperto in sé la passione per la scrittura poetica Bodini rimane uno dei maestri irrinunciabili (ed è stato un eccellente ispanista, attività che ha nutrito la sua poesia di profondi echi mediterranei ed internazionali).
Sottoscrivo quanto scritto e ringrazio per il passaggio. Bodini per me è un maestro, un riferimento della poesia italiana del ‘900, al pari di Pasolini e Ungaretti.
Bodini!!! Autore salentino. Mi ricorda tanto il libro “la cura dell’attesa” della scrittrice leccese Maria Pia Romano. Un poeta che pochi conoscono, ma parte di quel novecento così burrascoso. 😀